Come qualcuno ricorderà, l’estate scorsa il Mediatore Europeo aprì un’indagine sui ritardi della Commissione di Bruxelles nella pubblicazione della relazione sullo stato dell’attuazione da parte degli Stati membri, della Direttiva 2010/64/UE che regolamenta il diritto all’interpretazione e alla traduzione in tribunale e oggetto di una petizione che ha finora raccolto seimila firme .
Stando all’articolo 10 della Direttiva in questione, la Commissione Europea era tenuta a pubblicare tale relazione entro il 27 ottobre 2014, ma a distanza di oltre tre anni risulta tuttora inadempiente e, nonostante in risposta ad un’interrogazione parlamentare, aveva promesso di pubblicarla “al più tardi ad inizio 2018” ad oggi 27 Marzo 2018, non l’ha ancora fatto.
Il Mediatore Europeo ha deciso quindi di chiudere la propria indagine stigmatizzando come “tale lunghissimo ritardo possa inevitabilmente dare l’impressione ai cittadini che la Commissione non adempia ai propri obblighi. Minando la fiducia dei cittadini nei confronti dell’Unione Europea“.
The Commission clearly did not respect its obligation to submit the report by 27 October 2014. At the time of this Ombudsman decision, 41 months after the deadline, the Commission has not yet submitted the report despite its recent stated intention to publish it “at the latest at the beginning of 2018”. This very long delay in submitting the report inevitably leaves citizens with the impression that the Commission does not comply with its duties diligently. This undermines citizens’ trust in the EU.
La “Commissione ritardataria” infatti è la stessa che non tollera ritardi da parte degli Stati membri quando si tratta di parametri di bilancio, politiche di austerità, abbattimento di ulivi (Xylella Fastidiosa) o altre inadempienze (vere o presunte) ad una certa normativa europea, minacciandoli con l’apertura di procedure d’infrazione che possono portare a salatissime multe.
Il Mediatore Europeo è comunque rimasto tenero nei confronti della Commissione, decidendo di non classificare tale lunghissimo ritardo come un caso di cattiva amministrazione, ma ponendo nondimeno una sorta di ultimatum che intima gentilmente a Bruxelles di pubblicare la relazione “senza ulteriori indugi” (without further delay).
Speriamo che ciò dia una scossa alla Commissione! L’obiettivo è l’attuazione pratica della Direttiva 2010/64/UE che sancisce diritti per i cittadini quando hanno a che fare con la giustizia, fornendo loro traduttori ed interpreti qualificati, attraverso, tra l’altro, l’istituzione di un registro di traduttori ed interpreti al servizio della giustizia.
Leave A Comment