Questi ultimi mesi sono stati unici ed indimenticabili per tutti noi, hanno avuto un impatto sulle nostre vite, obbligandoci ad adattarci per quanto possibile a questa pandemia.
Le riunioni, conferenze, e gli incontri che prima si tenevano dal vivo, faccia a faccia, ora si tengono quanto più possibile a distanza, attraverso Skype, Zoom o altre piattaforme di questo tipo. Laddove l’interprete era richiesto in loco, per tradurre in modo simultaneo gli scambi tra partecipanti che non parlano la stessa lingua, oggi si interviene prevalentemente da remoto.
Per chi, come me, aveva già esperienza con l’interpretazione a distanza (in simultanea con video o consecutiva con video o solo audio) la transizione non è stata né violenta né traumatica.
Ultimamente ho avuto modo di interpretare in simultanea da remoto diversi eventi, in cabina italiana e francese, tra cui uno per una multinazionale nel campo della video-sorveglianza e della sicurezza informatica, in pieno periodo di blocco Coronavirus (COVID-19) con i partecipanti collegati online da tutto il mondo. Dopodiché si è trattato principalmente di interpretare incontri di lavoro su temi urgenti e richieste da ospedali, studi medici e centri sanitari per visite al pronto soccorso o su appuntamento, anche con pazienti risultati positivi al coronavirus, asintomatici o con i sintomi classici che tutti conosciamo già (tosse, difficoltà a respirare, febbre…).
Se avete bisogno di un interprete per la vostra conferenza , convegno, riunione o semplice telefonata di lavoro non esitate a contattarmi. Con la mia esperienza e gli strumenti tecnici dedicati (connessione ad alta velocità, microfono e cuffie professionali, piattaforma web e telefonica dedicata) saprò fornirvi l’assistenza linguistica necessaria affinché non esistano più barriere linguistiche tra voi e il vostro interlocutore.
Qui sotto la recensione di un cliente inglese che ha fatto ricorso ai miei servizi per comunicare all’assicurazione francese il furto avvenuto nella sua seconda casa in Francia, dove non poteva recarsi proprio a causa del blocco imposto dalle autorità per il Coronavirus.
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